Pagine

martedì 28 novembre 2017

La tribuna 1896



La Tribuna (supplemento illustrato della domenica) 27 Settembre 1896. Anno IV n.39. Presenta in alto il marchio postale Acicatena.

La Tribuna illustrata fu un settimanale italiano pubblicato a Roma. Insieme a La Domenica del Corriere e a L'Illustrazione Italiana fu il settimanale illustrato preferito dagli italiani nel periodo che intercorse dalla fine dell'Ottocento all'avvento della televisione
Fondato nel 1890 come supplemento del quotidiano La Tribuna, il primo numero uscì il 6 gennaio (secondo altre fonti, il 16 gennaio). Il formato della rivista era 27x38 cm, un formato poco più grande del tabloid. La prima e l'ultima pagina erano a colori, disegnate da pittori ed incisori affermati. Ogni numero conteneva 16 pagine.


venerdì 1 settembre 2017

Medaglia in argento del Vaticano sede vacante 1978

acquistala

Medaglia in argento del Vaticano sede vacante 1978 emessa dal Camerlengo Cardinale Villot.
Diametro: 4 cm
Peso: 30,7 g
Materiale: Argento 986


JOANNES CARD VILLOT S R E CAMERARIVS Stemma del Cardinale Villot sovrapposto ad una Croce di Malta. R/ SEDE APOSTOLICA VACANTE MDCMLXXVIII Padiglione e chiavi decussate; a destra, R. VISTOLI.
Boccia 130. 

lunedì 31 luglio 2017

Medaglia Leopoldo II re del Belgio 1876


acquistala

Medaglia Leopoldo II re del Belgio 1876

Medaglia della mostra e convegno igienico e di soccorso a Bruxelles 1876. Medaglia assegnata a Pedrazzetti.

Leopoldo II del Belgio, in francese Léopold Louis Philippe Marie Victor de Saxe Cobourg-Gotha, in fiammingo Leopold Lodewijk Filips Maria Victor de Saxe Cobourg-Gotha (Bruxelles, 9 aprile 1835 – Laeken, 17 dicembre 1909), principe del Belgio, duca di Brabante, fu re dei Belgi dal 10 dicembre 1865 fino alla sua morte.
Ricordato prevalentemente per la fondazione e la brutale amministrazione dello stato del Congo, progetto che egli portò avanti quasi da privato cittadino. Si rivolse ad Henry Morton Stanley per aiutarlo nella gestione dello stato ed alla Conferenza di Berlino del 1884-1885, il Belgio fu in grado di presenziare col proprio impero coloniale in continua espansione, nella totale mancanza di rispetto dei costumi e delle tradizioni locali.
Leopoldo estrasse una grande fortuna dal Congo, inizialmente con l'esportazione di avorio, poi forzando la popolazione locale a trarre gomma dalle piante. Interi villaggi vennero requisiti per farne luoghi di deposito e lavorazione della gomma stessa, causando la morte di 10 milioni di congolesi su un totale di 25 milioni. La scandalosa amministrazione del Congo da parte di Leopoldo II viene ancora oggi ricordata come uno dei crimini internazionali più infamanti del XIX secolo e lo stesso sovrano venne poi costretto a cedere la sovranità dello stato e la sua amministrazione al governo belga che resse la colonia ancora per mezzo secolo.


venerdì 30 giugno 2017

Medaglia esposizione della Sindone Felix domus 1898



Medaglia coniata, emessa nel 1898, dallo stabilimento Johnson di Milano, per ricordare l'esposizione del sacro lenzuolo.
Diametro: 47,15
Peso: 41,8g
Materiale: Metallo bianco

mercoledì 14 giugno 2017

Vittorio Emanuele II, Regno d' Italia,5 Lire in argento del 1871



Vittorio Emanuele II di Savoia (Vittorio Emanuele Maria Alberto Eugenio Ferdinando Tommaso di Savoia; Torino, 14 marzo 1820 – Roma, 9 gennaio 1878) è stato l'ultimo re di Sardegna (dal 1849 al 1861) e il primo re d'Italia (dal 1861 al 1878).
Dal 1849 al 1861 fu inoltre Duca di Savoia, Principe di Piemonte e Duca di Genova. Per non aver abrogato lo Statuto Albertino gli venne dato l'appellativo di Re galantuomo o Re gentiluomo, appellativo con cui è ricordato tutt'oggi. Coadiuvato dal presidente del Consiglio Camillo Benso, conte di Cavour, portò a compimento il Risorgimento nazionale e il processo di unificazione italiana. Per questi avvenimenti viene indicato come "Padre della Patria". A lui è dedicato il monumento nazionale eponimo del Vittoriano, in piazza Venezia a Roma.

martedì 30 maggio 2017

Stella al merito del lavoro del 1924

La Stella al merito del lavoro è una decorazione della Repubblica Italiana che riprende e continua l'analoga decorazione istituita durante il Regno d'Italia.
Viene conferita dal Presidente della Repubblica su proposta del Ministro del lavoro a cittadini italiani, lavoratori dipendenti, distintisi per singolari meriti di perizia, laboriosità e buona condotta morale.
La decorazione comporta il titolo di Maestro del lavoro.
Dal 1992, ogni anno possono essere concesse al massimo 1000 decorazioni, di cui 500 a lavoratori che abbiano iniziato dalle categorie contrattuali più basse.
Il numero massimo di decorazioni conferibili annualmente è cresciuto nel tempo; era:

100 dal 1923 al 1925;
200 nel 1926, di cui 60 conferite direttamente dal Ministro per l'economia nazionale;[4]
300 dal 1927 al 1951, di cui sempre 60 conferite dal Ministro,[5] a cui se ne aggiunsero altrettante per i lavoratori all'estero.[6]
Con la rinnovazione repubblicana divennero:

500 dal 1952 al 1954;
1000 nel 1955;
500 dal 1956 al 1960;
1100 nel 1961, in occasione del centenario dell'Unità d'Italia;[7]
500 dal 1962 al 1964;
600 dal 1965 al 1966;[8]
800 dal 1967 al 1970, di cui 550 operai ed ex operai;
1000 dal 1971 ad oggi, di cui 700 operai ed ex operai.


giovedì 4 maggio 2017

10 Tornesi di Francesco I di Borbone 1825, zecca di Napoli




Francesco I di Borbone (Francesco Gennaro Giuseppe Saverio Giovanni BattistaNapoli19 agosto 1777 – Napoli8 novembre 1830) fu Re delle Due Sicilie dal 1825 fino alla morte.

martedì 2 maggio 2017

Medaglia di Luigi Teruggi



Medaglia di rappresentanza dell'Azienda Autonoma Provinciale per l'Incremento Turistico di Messina.Diametro cm 7 - Peso gr. 170 (con custodia gr 280), PERFETTA con la custodia originale
Verso: rappresentazione di Scilla del Montorsoli; firma S. Johnson, L T

Retro: in alto Veduta del teatro greco di Taormina, in basso Veduta delle isole Eolie; firma Teruggi 

Nato a Fontaneto d’Agogna in provincia di Novara da una famiglia di intagliatori del legno, si è diplomato in scultura  presso l’Accademia di Brera a Milano, dove ha poi insegnato.  Molto attento alla dimensione artigianale dell’attività artistica, ha approfondito e ricercato tecniche ed impiego di differenti materiali, trasferendo nell’attività accademica la passione per il recupero ed il mantenimento di uno specifico sapere. Scultore e medaglista di fama, particolarmente efficace come ritrattista, ha esposto le sue opere in mostre collettive e personali in Italia, partecipando con successo a concorsi internazionali, in occasione dei quali ha ottenuto premi e riconoscimenti. Nel 1977 ha realizzato gli elementi scultorei per la scenografia del Don Carlos trasmesso in diretta televisiva dal Teatro alla Scala di Milano. Ha realizzato il monumento al Pariage nel Principato di Andorra, ed in seguito la pala d’altare della chiesa di Santa Maria del Fener. Sono sue quattro porte bronzee del Santuario di Re presso Verbania,  l’altare e il fonte battesimale in marmo della chiesa di Sant’Elena a Milano.  Per la sua vasta produzione medaglistica il rapporto con Johnson è stato strettissimo  ed è ormai di lunghissima  data, dando origine ad opere spesso di grande importanza, come quella realizzata in occasione della elezione al soglio pontificio di Giovanni Paolo II e la serie ‘Venezia da salvare’.  Sue medaglie sono presenti nelle raccolte del Castello Sforzesco di Milano, presso il Museo Dantesco di Ravenna, il Museo Numismatico della Città del Vaticano ed il Museo di Cracovia, in Polonia.

lunedì 24 aprile 2017

Raro 2 lire quadriga veloce del 1910


Vittorio Emanuele III (1900-1943) Regno d'Italia 
Moneta da 2 Lire in Argento

Moneta da 2 Lire del Regno d'Italia anno 1910, qualità MB, la moneta appartiene al periodo di Vittorio Emanuele III (1900-1943).
La moneta è stata emessa in 718.670 esemplari.

lunedì 17 aprile 2017

Francobolli Stato Pontificio 1868

acquistali

Francobolli Stato Pontificio 1868, terza emissione, dentellati, valuta in centesimi
Data di emissione: 12 marzo 1868
francobolli dello Stato Pontificio sono quei francobolli emessi dalle Poste pontificie ed utilizzati nello Stato della Chiesa tra il 1º gennaio 1852 e la Presa di Roma (20 settembre 1870).
Lo Stato Pontificio è il terzo, in ordine cronologico, tra gli "antichi stati italiani" ad emettere e regolamentare l'utilizzo dei francobolli.
L'introduzione dei francobolli, o "bolli franchi" come venivano a volte chiamati all'epoca, avviene a seguito di un editto del cardinale Giacomo Antonelli del 29 novembre 1851 e successivo decreto del Ministero delle Finanze (datato 19 dicembre 1851) denominato "Regolamento per l'applicazione dei bolli franchi alla corrispondenza postale".

Il soggetto dei francobolli è uguale per tutte le emissioni ed è lo stemma del Vaticano (composto dalle chiavi decussate sovrastate dalla tiara papale) sovrastato dalla scritta "FRANCO BOLLO POSTALE". Il valore nominale del francobollo è riportato sotto lo stemma con tre lettere: "BAJ", "SCUDO", "CENT" rispettivamente per Bajocco, Scudo e centesimi di Lira vaticana. Le sigle delle valute sono seguite dal numero che indica il valore.

domenica 16 aprile 2017

medaglia coniata in occasione dell'incoronamento di Edoardo VII d'Inghilterra


medaglia coniata in occasione dell'incoronamento di Edoardo VII d'Inghilterra . Metallo rame

Figlio della regina Vittoria si trovò a gestire l'impero coloniale più grande del pianeta, compito che la fine della seconda guerra anglo-boera (1902) gli rese meno gravoso, ma che si complicò con il riarmo navale della Germania.Edoardo VII (Albert Edward; Londra, 9 novembre 1841 – Londra, 6 maggio 1910) è stato re del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda, re dei Dominion britannici e imperatore d'India dal 22 gennaio 1901 fino alla sua morte.
Contribuì a riavvicinare il Regno Unito agli Stati Uniti, alla Russia, all'Italia e alla Spagna. Assunse anche delle iniziative di politica internazionale autonome e, coadiuvato dal ministro degli Esteri Lansdowne, concorse in modo decisivo alla stipula dell'Entente cordiale con la Francia (1904).
Mantenne più che buoni i rapporti con gli Asburgo, ma nel 1908 contestò apertamente la decisione austriaca di annettersi la Bosnia ed Erzegovina (Crisi bosniaca). Fece di tutto per conciliare le misure politiche contro il riarmo tedesco e conservare buoni i rapporti con il nipote l'imperatore di Germania Guglielmo II.


Per le sue capacità diplomatiche fu soprannominato Peacemaker (in italiano: il “Pacificatore”). Per le sue parentele con diversi monarchi d'Europa, per cui risultava zio (naturale o acquisito) dello zar Nicola II di Russia, del kaiser Guglielmo II di Germania e di re Alfonso XIII di Spagna, fu soprannominato Uncle of Europe (in italiano: lo “zio d'Europa”).

mercoledì 12 aprile 2017

Cartolina di Luigi Boccasile



Illustratore Boccasile: Fucilazione dei Martiri Costantino Marini e Silvio Fellini
 Cartolina non viaggiata - Ed. ACTA - Milano
Misure: 10 x 15 cm


Costantino Marini



martedì 11 aprile 2017

Distintivo dei lancieri d 'Aosta


Il Reggimento "Lancieri di Aosta" è uno dei reparti della Cavalleria italiana tra i più famosi e antichi; attualmente è inquadrato nella Brigata Meccanizzata "Aosta".
I "Lancieri d'Aosta" vennero creati, nell'ambito della riforma generale dell'esercito degli Stati sardi ispirata al modello prussiano di Federico II il grande, dal re di Sardegna Vittorio Amedeo III di Savoia il 16 settembre 1774 in base al regio viglietto del precedente 28 agosto con la denominazione di Reggimento cavalleria “Aosta”.
Il Reggimento venne affidato al figlio del sovrano, Vittorio Emanuele duca di Aosta (poi, re con il nome di Vittorio Emanuele I dal 1802 al 1821), dal quale presero la denominazione. Aosta Cavalleria si costituiva a Voghera con il concorso di due squadroni ciascuno dei Dragoni del Génévois, di Piemonte Reale Cavalleria e di Savoia Cavalleria. L'anno successivo il Reggimento, schierato nel Campo di Marte, veniva presentato al sovrano dal figlio sedicenne, colonnello comandante onorario.
Il comando effettivo era, invece, affidato al colonnello Alessandro Amoretti d'Envie che rimarrà in carica fino al 1780 e sarà ricordato come secondo comandante, pur avendo assolto il suo incarico fino dalla fondazione del reparto. Nel 1792 "Aosta" ricevette il battesimo a fuoco nel Nizzardo in occasione della prima campagna d'Italia delle truppe francesi comandate da Napoleone Bonaparte.
"Aosta" prese parte alla campagna contro l'esercito francese fino al 26 ottobre 1796 quando, dopo la conquista del Piemonte da parte di Napoleone, venne sciolto e i suoi squadroni incorporati da Piemonte Reale e Savoia Cavalleria.

domenica 9 aprile 2017

Tessera gioventù italiana del littorio




La Gioventù italiana del Littorio (GIL) è stata un'organizzazione giovanile fascista.
Fu fondata il 27 ottobre 1937 (XVI dell'era fascista) dalle ceneri dei Fasci giovanili di combattimento (18-21 anni), con lo scopo di accrescere la preparazione spirituale, sportiva e militare dei ragazzi italiani fondata sui principi dell'ideologia del regime. In essa confluì anche l'Opera nazionale balilla, creata per i giovani di ambo i sessi dai 6 ai 17 anni, e tutte le organizzazioni che ad essa facevano capo, rispondendo direttamente alla segreteria nazionale del PNF.


venerdì 7 aprile 2017

Medaglia Leopoldo III re del Belgio e Astrid regina del Belgio 1935




Leopoldo III del Belgio, nome completo Leopold Philippe Charles Albert Meinrad Hubertus Marie Miguel de Saxe-Cobourg-Gotha (Bruxelles, 3 novembre 1901 – Woluwe-Saint-Lambert, 25 settembre 1983), principe del Belgio, duca di Brabante, fu re dei Belgi dal 17 febbraio 1934 al 16 luglio 1951 quando abdicò in favore del figlio Baldovino.
Leopoldo III viene oggi ricordato come uno dei principali eroi del Belgio durante la Prima guerra mondiale per il grande coraggio dimostrato scendendo in prima linea al fianco dei soldati del padre, ma è pure ricordato per essere stato una delle figure più politicamente controverse del panorama europeo durante la Seconda guerra mondiale, quando il suo carattere autocratico lo rese inviso al governo del paese e gran parte della sua popolazione, oltreché alle potenze alleate europee.


giovedì 6 aprile 2017

Medaglia in memoria di Umberto I



Umberto I (Umberto Rainerio Carlo Emanuele Giovanni Maria Ferdinando Eugenio di Savoia; Torino, 14 marzo 1844 – Monza, 29 luglio 1900) è stato Re d'Italia dal 1878 al 1900.
Figlio di Vittorio Emanuele II, primo re d'Italia, e di Maria Adelaide d'Austria, regina del Regno di Sardegna, morta nel 1855, il suo regno fu contrassegnato da diversi eventi, che produssero opinioni e sentimenti opposti.
Il monarca viene ricordato positivamente da alcuni per il suo atteggiamento dimostrato nel fronteggiare sciagure come l'epidemia di colera a Napoli del 1884, prodigandosi personalmente nei soccorsi (perciò fu soprannominato "Re Buono"), e per la promulgazione del cosiddetto codice Zanardelli che apportò alcune innovazioni nel codice penale, come l'abolizione della pena di morte.
Da altri fu aspramente avversato per il suo duro conservatorismo, il suo indiretto coinvolgimento nello scandalo della Banca Romana,l'avallo alle repressioni dei moti popolari del 1898 e l'onorificenza concessa al generale Fiorenzo Bava Beccaris per la sanguinosa azione di soffocamento delle manifestazioni del maggio dello stesso anno a Milano, azioni e condotte politiche che gli costarono almeno tre attentati nell'arco di 22 anni, fino a quello che a Monza, il 29 luglio 1900, per mano dell'anarchico Gaetano Bresci, gli sarà fatale.
Proprio dagli anarchici, Umberto I ricevette il soprannome di "Re Mitraglia". Fu anche il destinatario di uno dei biglietti della follia di Friedrich Nietzsche. Da Umberto I prende il nome l'omonimo stile artistico e architettonico.

mercoledì 5 aprile 2017

Cartolina di Luigi Boccasile


Rara cartolina di propaganda non viaggiata realizzata da Luigi Boccasile, con sotto scritto un discorso di Benito Mussolini

martedì 4 aprile 2017

Medaglia millenario di casa Savoia 980-1980

Casa Savoia è una delle più antiche famiglie nobiliari d'Europa, assurta a dignità reale nel XVIII secolo. La sua origine è attestata sin dalla fine del X secolo nel territorio del Regno di Borgogna, dove venne infeudata della Contea di Savoia, elevata poi a Ducato nel XV secolo. Nello stesso secolo, estintasi la linea legittima dei Lusignano, ottenne la Corona titolare dei regni crociati di CiproGerusalemme e Armenia, con il conseguente aumento di prestigio presso le corti europee.
Nel XVI secolo circa spostò i suoi interessi territoriali ed economici dalle regioni alpine verso la penisola italiana (come testimoniato dallo spostamento della capitale del ducato da Chambéry a Torino nel 1563). Agli inizi del XVIII secolo, a conclusione della guerra di successione spagnola, ottenne l'effettiva dignità regia, dapprima sul Regno di Sicilia (1713), dopo pochi anni (1720) scambiato con quello di Sardegna.
Nel XIX secolo si pose a capo del movimento di unificazione nazionale italiano, che condusse alla proclamazione del Regno d'Italia il 17 marzo 1861. Da questa data, fino al cambiamento istituzionale nel giugno del 1946 con l'esilio dell'ultimo re, la storia della Casa si confonde con quella d'Italia.
Inoltre, dal 1870 al 1873 il duca Amedeo di Savoia-Aosta fu Re di Spagna col nome di Amedeo I di Spagna.
Durante il regime totalitario di Benito Mussolini, la dinastia ottenne formalmente con Vittorio Emanuele III le corone di Etiopia (1936) e Albania (1939) in unione personale, mentre nel 1941, col Duca Aimone di Savoia-Aosta, anche la corona di Croazia. Questi ultimi titoli vennero tuttavia persi definitivamente nel 1945, a causa della sconfitta subita nella seconda guerra mondiale.
Nel 1947 la XIII Disposizione Transitoria della Costituzione della Repubblica Italiana dichiarò l'esilio degli ex-re e dei loro discendenti maschi. Nel 2002, in vista della cancellazione di tale disposizione, Vittorio Emanuele di Savoia e suo figlio Emanuele Filiberto di Savoia giurarono per iscritto "fedeltà alla Costituzione repubblicana e al nostro presidente della Repubblica", rinunciando nei fatti a qualunque pretesa dinastica

Foto cartoline raffiguranti Benito Mussolini tra la gente


Benito Amilcare Andrea Mussolini (Dovia di Predappio, 29 luglio 1883 – Giulino di Mezzegra, 28 aprile 1945) è stato un politico, dittatore e giornalista italiano.
Fondatore del fascismo, fu presidente del Consiglio del Regno d'Italia dal 31 ottobre 1922 al 25 luglio 1943. Nel gennaio 1925 assunse de facto poteri dittatoriali e dal dicembre dello stesso anno acquisì il titolo di capo del governo primo ministro segretario di Stato. Dopo la guerra d'Etiopia, aggiunse al titolo di duce quello di "Fondatore dell'Impero" e divenne Primo Maresciallo dell'Impero il 30 marzo 1938. Fu capo della Repubblica Sociale Italiana dal settembre 1943 al 27 aprile 1945.
Fu esponente di spicco del Partito Socialista Italiano e direttore del quotidiano socialista Avanti! dal 1912. Convinto anti-interventista negli anni della guerra italo-turca e in quelli precedenti la prima guerra mondiale, nel 1914 cambiò opinione, dichiarandosi a favore dell'intervento in guerra. Trovatosi in netto contrasto con la linea del partito, si dimise dalla direzione dell'Avanti! e fondò Il Popolo d'Italia, schierato su posizioni interventiste, venendo quindi espulso dal PSI. Nell'immediato dopoguerra, cavalcando lo scontento per la "vittoria mutilata", fondò i Fasci italiani di combattimento (1919), poi divenuti Partito Nazionale Fascista nel 1921, e si presentò al Paese con un programma politico nazionalista e radicale.
Nel contesto di forte instabilità politica e sociale successivo alla Grande Guerra, puntò alla presa del potere; forzando la mano alle istituzioni, con l'aiuto di atti di squadrismo e d'intimidazione politica che culminarono il 28 ottobre 1922 con la marcia su Roma, Mussolini ottenne l'incarico di costituire il Governo (30 ottobre). Dopo il contestato successo alle elezioni politiche del 1924, instaurò nel gennaio 1925 la dittatura, risolvendo con forza la delicata situazione venutasi a creare dopo l'assassinio di Giacomo Matteotti. Negli anni successivi consolidò il regime, affermando la supremazia del potere esecutivo, trasformando il sistema amministrativo e inquadrando le masse nelle organizzazioni di partito.
Nel 1935, Mussolini decise di occupare l'Etiopia, provocando l'isolamento internazionale dell'Italia. Appoggiò quindi i franchisti nella guerra civile spagnola e si avvicinò alla Germania nazionalsocialista di Adolf Hitler, con il quale stabilì un legame che culminò con il Patto d'Acciaio nel 1939. È in questo periodo che furono approvate in Italia le leggi razziali.
Nel 1940, ritenendo ormai prossima la vittoria della Germania, decise per l'ingresso dell'Italia nella seconda guerra mondiale. In seguito alle disfatte subite dalle Forze Armate italiane e alla messa in minoranza durante il Gran Consiglio del Fascismo (ordine del giorno Grandi del 24 luglio 1943), fu arrestato per ordine del Re (25 luglio) e successivamente tradotto a Campo Imperatore. Liberato dai tedeschi, e ormai in balia delle decisioni di Hitler, instaurò nell'Italia settentrionale la Repubblica Sociale Italiana. In seguito alla definitiva sconfitta delle forze italotedesche, abbandonò Milano la sera del 25 aprile 1945, dopo aver invano cercato di trattare la resa. Il tentativo di fuga si concluse il 27 aprile con la cattura da parte dei partigiani a Dongo, sul lago di Como. Fu fucilato il giorno seguente insieme alla sua amante Claretta Petacci.

lunedì 3 aprile 2017

Campana caduti di Rovereto


Negli anni del primo dopoguerra il sacerdote roveretano Antonio Rossaro volle trovare un modo per ricordare tutti i caduti nel conflitto appena concluso e pensò alla realizzazione di una campana, che si sarebbe ottenuta con il bronzo dei cannoni delle 19 nazioni partecipanti alla prima guerra mondiale.

La prima realizzazione


La Campana dei Caduti viene festeggiata al suo arrivo a Rovereto da Trento (anno 1925) nell'attuale piazza Rosmini, dopo essere transitata per corso Vittorio Emanuele (ora corso Bettini)
La campana venne fusa a Trento dalla fonderia Luigi Colbacchini nel 1924 e, una volta trasportata a Rovereto, venne collocata sul torrione Malipiero di Castel Veneto. La realizzazione del modello fu affidata allo scultore della Val di Non Stefano Zuech, che la decorò con un bassorilievo di impostazione neoclassica.

Le realizzazioni successive

Il suono della campana tuttavia non corrispose a quello voluto, quindi venne nuovamente fusa a Verona dalla fonderia Cavadini nel 1938. Il primo tentativo fallì per cui venne rifusa nel 1939, per poi ritornare a Rovereto il 26 maggio 1940. Anche la nuova campana dei caduti non ebbe una vita felice. Innanzitutto si attese la fine della seconda guerra mondiale prima di installarla sul Castello; e in seguito si incrinò gravemente (nel 1960). Non potendo intervenire altrimenti si decise per una nuova fusione, la quarta, nel 1964, grazie al sostegno finanziario del Lions Club d'Italia. L'incarico fu affidato alla Fonderia Capanni di Castelnovo ne' Monti. Il 31 ottobre 1965 fu benedetta da papa Paolo VI in Piazza San Pietro a Roma per essere poi trasportata a Rovereto e collocata sul Colle di Miravalle dove diffuse per la prima volta i suoi rintocchi il 10 aprile 1966 in coincidenza con la domenica di Pasqua.

domenica 2 aprile 2017

Medaglia in edizione limitata Mary Queen of Scots


Mary Stuart, italianizzata in Maria Stuarda (Linlithgow, 8 dicembre 1542 – Fotheringhay, 8 febbraio 1587), è stata regina di Scozia dal 14 dicembre 1542 al 24 luglio 1567, regina consorte di Francia dal 10 luglio 1559 al 5 dicembre 1560 e regina d'Inghilterra per i legittimisti inglesi dell'epoca che non riconoscevano Elisabetta I come legittima erede di Enrico VIII.
Regina a pochi giorni di vita, consacrata per diritto divino a soli nove mesi: quella di Maria Stuarda fu una vita che cominciò e finì tragicamente. Scappata dalle guerre anglo-scozzesi, fu cresciuta nell'ambiente colto e raffinato della corte francese di Caterina de' Medici ed ebbe un'ottima educazione in ambito culturale, ma non altrettanto approfondita in ambito politico, dal momento che come regina consorte di Francia non avrebbe dovuto avere potere effettivo.
Alla morte del primo marito, il re di Francia Francesco II, Maria Stuarda tornò in Scozia, dove l'attendeva lo scontro con la nuova religione calvinista, istituita durante la sua assenza. Fu una sovrana molto tollerante e questo non fece altro che aumentare il potere dei Lord protestanti, che riuscirono a rivoltarle contro il paese, approfittando della sua turbolenta vita privata. Scappata in Inghilterra, pensava di poter essere aiutata dalla regina protestante Elisabetta I d'Inghilterra, sua cugina, che invece la imprigionò per quasi vent'anni.
In questi due decenni la regina di Scozia divenne il fulcro e l'anima del cattolicesimo inglese e molti complotti furono organizzati in suo nome per assassinare Elisabetta e innalzare Maria al trono. La regina di Scozia si ritrovò dunque a essere il simbolo vivente della Controriforma e finì sacrificata nella lotta tra la Spagna cattolica di Filippo II e l'Inghilterra protestante di Elisabetta I. La sua esecuzione fu un duro colpo all'autorità divina dei sovrani: per la prima volta nella storia una "regina consacrata da Dio" fu giudicata e condannata a morte.
Il suo unico figlio, Giacomo, fu il primo re britannico che riunì i domini inglesi a quelli scozzesi. Da Maria Stuarda discende l'attuale regina d'Inghilterra Elisabetta II.

Medaglia francese premio scuola elementare 1871-1872




sabato 1 aprile 2017

Medaglia ordine di S. Maurizio e Lazzaro



Rara medaglia 400° anniversario della Fondazione Ordine S. Maurizio e Lazzaro 1973.

Contorno: a cornice

Materiale: bronzo
Diametro: 43 mm

DRITTO: EMANVEL • PHIL • DVX • MAGNVS • MAGISTER • I +HVMBERTVS • REX • MAGNVS • MAGISTER • XVI +

mezzi busti accollati a sx, con collari dell'Annunziata e decorazioni, di Emanuele Filiberto e di Umberto II

ai lati: MDLXXIII _ MCMLXXIII

nel campo a sx: J.P.

VERSO: ANNO • QVARIGENTESIMO • A • COSTITVTO • INSIGNI • DIVORVM • MAVRITII • ET • LAZZARIS • ORNINE +

La decorazione dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro

L'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro (detto anche Ordine mauriziano) è un ordine cavalleresco di Casa Savoia nato dalla fusione dell'Ordine Cavalleresco e Religioso di san Maurizio e dell'Ordine per l'Assistenza ai Lebbrosi di san Lazzaro.

All'origine della nascita dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro si trovavano due ordini cavallereschi distinti tra loro per natura e nascita.
L'ordine più antico, quello di San Lazzaro, fu fondato come ordine militare religioso al tempo del Regno Latino di Gerusalemme verso l'anno 1090. L'ordine era concepito per la cura dei lebbrosi, e molti suoi membri erano lebbrosi guariti divenuti cavalieri. Con la caduta di Acri nel 1291 i cavalieri di San Lazzaro lasciarono la Terra Santa e l'Egitto per trasferirsi prima in Francia, e poi, nel 1311, a Napoli.
L'Ordine di San Maurizio, invece, venne fondato a Ripaglia nel 1434 da Amedeo VIII di Savoia, in seguito divenuto l'antipapa Felice V. Si trattava, però, più di una confraternita religiosa che di un vero e proprio ordine cavalleresco. Tanto che alla morte di Amedeo VIII di Savoia esso cessò di fatto di esistere.

Cartolina "medaglia d'oro Tuci 1941"


Splendida cartolina non viaggiata a colori, riproducente Giulio Tuci, Capo Manipolo, mentre compie l'azione per la quale venne decorato con la medaglia d'oro al valor militare. A fianco e' riportata la motivazione ufficiale. Si tratta della cartolina n.35 della serie "Le medaglie d'oro di questa guerra". Il retro è bianco.

Cartolina della serie "popolo d' Italia - la Russia dei sovieti" di Boccasile


Rara cartolina non viaggiata di Boccasile, stampata dalla edizione ACTA di Milano, con in basso riportato un estratto dell'articolo di Mussolini estratto da "Il Popolo d'Italia" del 1 dicembre del 1937. L'immagine principale riproduce la resa di alcuni soldati sovietici a militari italiani e tedeschi. Il retro è bianco, e la cartolina è stata emessa dall'Ufficio propaganda del P.N.F., nell'anniversario (e.f. XX) della Marcia su Roma.

Rara cartolina "due soldati alleati strappano un dente ad un inglese" di Boccasile



Rara cartolina non viaggiata di Boccasile del 1941 commissionata per il P.N.F. - Dopolavoro Forze Armate O.N.D. con l'immagine di due soldati alleati che strappano un dente ad un inglese (come si vede dal cappello sulla sinistra). Il retro è bianco.

Medaglia commemorativa in bronzo della firma dell'armistizio



Medaglia commemorativa in bronzo della firma dell'armistizio della prima guerra mondiale in Francia 08-11 Novembre 1918. 
Opera dell'incisore G. Prud'homme.

L'armistizio di Compiègne (in francese Armistice de Rethondes) fu l'armistizio sottoscritto alle ore 11:00 dell'11 novembre 1918 tra l'Impero tedesco e le potenze Alleate in un vagone ferroviario nei boschi vicino a Compiègne in Piccardia; l'atto segnò la fine dei combattimenti della prima guerramondiale .